Liposuzione

Asportazione di parte del tessuto adipososottocutaneo

Si tratta di uno degli interventi di chirurgia plastica più richiesti. Si applica per risolvere un problema di accumuli localizzati di adipe generalmente per fini estetici.

Criteri

Non esistono criteri per cui i pazienti vengono scelti, generalmente i risultati migliori si hanno quando la persona ha meno di 40 anni. La maggioranza sono di sesso femminile, tuttavia il sesso maschile si è notevolmente avvicinato alla procedura negli ultimi anni. Occorre un’anamnesi relativa a ciò che il paziente desidera e si aspetta dall’operazione.

Procedura

La liposuzione MessinaCatania Reggio Calabria, consente di eliminare porzioni di grasso tramite aspirazione, con piccole incisioni di ½ millimetro cui segue l’inserimento sottocutaneo nel tessuto di cannule. Per quanto riguarda la grandezza del diametro delle cannule sono state utilizzate di varie forme. L’aspirazione può avvenire con diversi strumenti: aspiratore, siringa semplice da azionare manualmente. Inoltre esistono apparecchiature di lipoaspirazione che, oltre ad aspirare, possono utilizzare ultrasuoni, vibrazioni, getti d’acqua per meglio sciogliere i grassi. L’intervento viene eseguito in day hospital, in anestesia locale nel caso vengano aspirate poche decine di ml, oppure totale. Onde rendere la procedura sicura e scevra da complicanze maggiori (Embolia), prima della suzione vengono infiltrate le regioni da trattare con con soluzione fisiologica contenente anestetico e minime quantità di adrenalina. Questo permette vasocostrizione locale ed analgesia, per un maggiore confort post intervento. La quantità di grasso asportata cambia a seconda dei casi. Si può aspirare in totale sicurezza fino all’equivalente del 5% del peso corporeo del paziente.

 

Tecniche

Esiste anche la liposuzione laser che consiste nell’aspirazione (assistita) degli adipociti mediante ordinaria cannula, dopo aver sciolto il grasso con l’introduzione di un ago spesso 1 mm, senza incisioni con bisturi, che emette un raggio laser di bassa potenza (nell’ordine dei μW) i cui effetti non sono ancora stati studiati. il laser emette lunghezze d’onda realizzate appositamente per “colpire” le cellule grasse ( 630nm – 680nm), dirette sulla zona interessata per una durata variabile dai 10 ai 30 minuti.

In un numero più limitato di casi, a una liposuzione laser assistita con tradizionale asportazione dell’adipe mediante cannule, è sostituita una vera e propria liposuzione laser “a secco”, per la quale l’adipe è trasformato e in parte eliminato tramite le feci e le vie urinarie. Il primo rischio è legato alla quantità di adipe che è liberata dal laser, e che il corpo si trova a metabolizzare in una sola volta. Gli adipociti diventano permeabili verso l’esterno e perdono progressivamente il loro contenuto. Il grasso (sotto forma di trigliceridi) viene trasformato in acidi grassi liberi, acqua e glicerolo. Gli acidi grassi liberi sono utilizzati dall’organismo come energia, oppure sono riassorbiti dalle altre cellule; l’acqua è usata e poi eliminata, invece il glicerolo viene trasformato attraverso le funzioni metaboliche naturali, tra cui la gluconeogenesi. La pelle colpita dal laser si contrae e produce collagene ed elastina, in pazienti di età non avanzata in quantità tali da rendere la pelle rassodata nella zona del trattamento. Secondo l’opinione di altri chirurghi, l’intensità e la ripetizione del trattamento laser possono provocare più di frequente abrasioni ed ustioni della pelle, piuttosto che tonificarla.

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